5.03.2012

Rincorrere bus ep.7

Il tempo e i bus sono la cosa più esilarante del momento.
Insieme poi il massimo.
Aspetti l'autobus sotto una pioggia che va a caso e ovviamente senza ombrello. Figurarsi, inutile.
S'avvicina una signorina di tutto punto. Mi dice "Piove". Ma va? Penso.
Non me ne ero mica accorta che piove. No.
Dice "eh ieri c'era sole". Ah ma va? Neanche di quello mi ero accorta. Che cos'ho che non mi accorgo del tempo?
"Prego"..mi fa per salire in bus mentre sommersa da buste della spesa cerco monete per pagare che sia mai dargli un pezzo di carta...il conducente ti si rivolta contro manco gli avessi dato del cornuto. No prego lei, signorina. Va. Mi siedo...non in parte, sia mai. Davanti. E riattacca. Il tempo. Piove. Dicono che non smetterà fino a giugno. Io dico, a giugno non ci sono mica, lei dice, ah che peccato, veniva il sole veniva a giugno!
E invece siamo a maggio e mi tocca tenermi il cappotto mi tocca.
E bere cioccolata calda alle 10 di sera perché mi congelo. E mi viene da ridere. Gente che mangia il gelato.
Perché si parla così tanto del tempo? Perché, penso, cos'altro ti vuoi dire? Già è tanto. Penso.
Penso che al massimo in bus nelle varie peregrinazioni mi è capitato di ricevere qualche pestone, una toccatina al culo, un po' d'ascella in faccia, qualche urla, sputacchi vari, bestemmie al telefono, bestemmia all'autista, gente che cade a causa di frenate, ritardi improponibili. Ecco quando la vita va così ne hai da parlare per 10 anni. Ma qua...al massimo ti becchi l'ovvietà che "piove".
Rendiamo grazie alla pioggia.


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