9.12.2011

tutte cose

non ne ho alcun bisogno, mi son detta, mentre sfogliavo l'ennesimo catalogo, ma proprio nessun bisogno.

accendo la tv, e il conduttore brizzolato mi vuole vendere un tagliere anti batterico. adesso capisco l'idea, ma non l'utilità. mica mi son mai presa un accidenti a causa dei batteri sul tagliere? me lo chiedo...e mi rispondo che no, al massimo me li son presa a causa di quello che è contenuto dentro al cibo. spengo la tv e vado oltre.

mi capita uno di quei giornali da mezzo euro per donne sole annoiate e senza nessuna capacità mentale. non so se sia il target ma a leggerlo ti viene in mente questo. il giornale direttamente non mi rifila niente. eppure tra quegli "articoli" di moda leggo tra le righe che ho un abbigliamento inadatto. per non parlare dello stile di vita. per non parlare del make up. insomma non sono adatta, mi dice il giornale, ti devi vestire meglio, truccare meglio, mettere i tacchi, e per farlo devi comprare, mi dice il giornale. io quasi quasi gli credo, ma poi sono un po' infastidita dall'atteggiamento che hanno le modelle finte che pubblicizzano prodotti di cui non hanno bisogno. allora dico, anche io non ne ho bisogno e chiudo il giornale.

poi vado a prendere la posta e nel mezzo mi ritrovo volantini di ogni tipo di negozio possibile. e a me sembra tutto utile lì per lì, la sega circolare, il bancone per gli attrezzi, la sedia satinata, 3x2 dixan, reggiseni tirasutette senza spalline. poi mi prende un istinto mosso forse dalla modella di cui sopra, prendo la carta e la cestino.

ma il bello deve ancora arrivare, io non lo so, ma è in agguato e lo percepisco. allora mi siedo al pc, e mi dico convinta che dai adesso queste cose smetteranno di tormentarmi. poi apri una pagina a caso e toh l'annuncio ebay su misura per te (informaticamente sarà una banalità ma psicologicamente è la genialata del secolo) e anche questo mi lascia perplessa.

e poi la cosa peggiore. faccialibro con le sue citazioni e i post. e ti angosci, io mi angoscio. tutte queste cose parapsicologiche, fior fiore di stereotipi che pullulano sulla mia homepage, battutine acide, citazioni di personaggi famosi. e poi ti senti anche male, io mi sento male.

inadatta, me lo diceva il giornale, me lo dice la tv, e adesso anche i miei fantomatici amici.
se l'amore e questo, allora niente non sarà amore, se ti piace il rosso allora niente sarò nevrotica, se..se...se.

poi non spengo. cioè alla fine mi vien da ridere. perchè con st'atteggiamento mentale io non ci farò una lira, in compenso qualsiasi marchio si sta facendo montagne di soldi sulla nostra inettitudine.

9.08.2011

la vita del devo

Devo. ogni giorno "devo" qualcosa.
Devi mangiare, altrimenti muori. Devi bere, altrimenti muori prima. Devi espletare i tuoi bisogni corporei, come sopra. Penso che siano solo queste 3 le cose che uno DEVE fare.
Che poi non è che le devi fare, le fai e basta.

Poi c'è la serie devo giornaliera pseudo-imposta da me me stessa medesima, devo mangiare MENO, devo fare attività fisica, devo studiare, devo... e poi i devo eterodiretti. Questi li odio. Il dover pulire, il dover dimostrare qualcosa agli altri, il dover essere come gli altri, il dover essere puntuali, il dover conoscere le regole, etc. ETC. E..T..C.

Basta. questa parola è tremenda. Ma devo COSA e soprattutto a CHI?
Ho deciso che non devo proprio niente: Voglio mangiare meno perchè non riesco a salire le scale (idem attività fisica); Voglio studiare perchè mi piace acculturarmi (e lo studio mi disciplina nella scelta). Voglio pulire perchè sguazzare nelle scoasse non m'aggrada molto (pseudo-veritiera).

Ma con sti devo, basta. smettiamola. Io mi sento presa in giro a dover fare le cose. Come se ci fosse un bel cartello stradale appiccicato sopra a quello che devo o non devo fare.
I dovrei poi son dei bei cartelli rotti. se dovrei non vorrei. certo grammaticalmente è scorretto, ma il senso c'è tutto.

Penso di perder tempo, come sempre, a dire devo devo devo e poi, come sempre, non combinare quasi nulla. Vivere sotto il peso del dovere è come vivere fantozzinianamente. E a me fantozzi muove un certo istinto omicida.

9.07.2011

we're moving! ....again.

da settembre 2010 a settembre 2011 saranno 3 le volte che ci siam trasferiti.
da 45 a 70 mq e di nuovo 45. 70 mq sono veramente TROPPI per due. sono TROPPISSIMI anche se hai degli hobbies o se ti diverti a lasciare in disordine. quello che serve è un garage. lo spazio in casa non serve.

di nuovo cambiare disposizione dei mobili, pensare a come mettere tutto, incastrare oggetti e cimeli. ma questa volta c'è una difficoltà nuova: inventarsi la cucina. e qui viene il bello.
o il brutto.

improvvisarsi fai-da-te-man professionisti.
non vedo l'ora.

9.02.2011

nà brutta roba

a volte qualcosa funziona e non è tutto dire.
per una cosa che funziona, mille a rotoli.
e rotoli.

mi sembra sia questa la giusta sensazione, il giusto mezzo, la giusta via-di-mezzo.

stropicciare gli occhi di fronte a ciò che sembra veritiero, poi non lo è più e t'accorgi che così funziona meglio, così funziona, semplicemente così.

il paese del semplicemente è così.

a costo di sembrar qualunquisti.