5.13.2008

Laç

Laç - Santuario di Sant'Antonio
Queste settimane a Tirana diventano sempre più entusiasmanti e piene di significato. Sono riuscita ad incontrare nuove persone, diverse tra loro, e squisite allo stesso modo.
La storia che racconterò è una storia di un'amicizia. è la storia di come un luogo che potreste pensare privo di significato si carichi di emozioni fortissime tanto da farvi sentire delle persone nuove.

Ho conosciuto da poco una ragazza albanese.
è una ragazza piena di energie e vitalità e pensare che quello che fa lei in un giorno una persona come me non lo fa in un mese!
si alza tutti i giorni alle 6. Studia per diventare infermiera, quindi dalle 8 alle 13 passa il tempo a fare tirocinio in ospedale. Alle 14 inizia a lavorare nella panetteria praticamente sotto casa mia e il suo turno termina alle 22. Senza pause torna a casa, mangia e va a dormire. Così sette giorni su sette. e sempre con il sorriso sulle labbra e una voglia di scherzare che a volte mi mette i brividi.
trasmette sicurezza, fiducia, simpatia, voglia di vivere da tutti i pori! è contagiosa... e mi sono legata a lei più di quanto si possa immaginare. Siamo uscite insieme nel we divertendoci molto. Io mi son sentita tra amiche di sempre, le amiche di una vita che non importa quel che dici tanto il legame è sempre lì presente. E così quando ieri mi ha invitato ad andare a visitare con lei e la sua famiglia il santuario di Laç non ho esitato a dire di sì.
Dopo il lavoro siamo andate a casa sua. La sua famiglia mi ha accolto con un sorriso grandissimo eun abbraccio forte. Degli estrani che mi abbracciano trasmettendomi serentità non son facili da trovare per me che di solito mi spavento.
Ho cenato con loro, cibo tipico cucinato in casa, una cosa stupenda. Ho assaggiato tutto anche se ero piena come un uovo e a dieta! Dopo 5 minuti di consersazione improbabile sono stata invitata ad unirmi a loro più spesso per cena. Hanno paura che io mi senta sola qui in Albania senza la mia famiglia.
Dopo la cena entusiasmante, dove mi son sentita ospite sì, ma gradita, ospite eppure di casa, siamo andate a nanna. Eh sì la visita al santuario iniziava prestissimo: alle 4 di notte.
Ovviamente chiudere occhio mi è risultato impossibile...avrò dormito 1 h in totale sulle 3 concesse. In piedi alle 3 e pronte alle 3 e 10 siamo uscite in strada a prendere il pulmino che ci avrebbe portato fino al santuario. C'erano la mamma e una sorella di , la zia con la figlia, i vicini di casa... il furgone per 9 portava 16 persone verso la meta. Un viaggio da gita scolastica con il clima famigliare. stupendo!
Il santuario si trova su un monte, strade tortuose e accidentate ci hanno portato sino alla porta quasi. è incredibile quanta gente ci sia ingiro alle 4 di notte... e forse stavano andando tutti dove andavamo noi. La piccola chiesa cattolica ospita anche i musulmani. In questa nazione la religione è molto diversa da come la intendiamo noi. è legata a riti anticheche si mescolano tra le varie religioni rivelate creando atmosfere suggestive e incredibili agli occhi di chi non crede.
Dopo una breve sosta in chiesa, dove si trova una statua di sant'antonio a circa 4 metri di altezza protetta da un vetro e due "santini" di bronzo a ridosso della parete (che la gente tocca con degli stracci colorati e bacia), ci si dirige verso una grotta sul versante della montagna. La scalinata apparentemente interminabile che vi conduce in quell'ombelico del mondo vi permette di riempire i polmoni d'aria fresca del momento subito prima dell'alba. Il percorso, disseminato di candele, mi mette addosso un sorriso un po' inebetito. Sembra di essere accompagnati da queste fiammelle... e all'interno della piccolissima grotta mi è quasi mancato il respiro: posto angusto, troppe canedele a consumare l'aria buona e molte persone dietro che si accalcano. E così uscita dalla grotte mi sento tornare ad un momento di vita reale, vero e vivido: è l'alba.
Mentre persone accendono le loro candele io mi faccio da parte a contemplare il paesaggio e a fare qualche foto. Credo di essere inopportuna all'inzio, ma poi mi accorgo di come le persone vivono questo luogo... appena posate le candele e rimaste a conteplarle in silenzio per qualche istante si mangia un uovo sodo e del pane tornando verso la chiesa prima e verso il nostro pulmino poi... in un clima di gioia e festa che in Italia non sono abituata a vedere in posti considerati sacri dai credenti.
il mio viaggio termina nel ritorno verso tirana. Mentre dormo accovacciata nel sedile del pullmino che va e va... un bel ricordo delle persone oltre che del posto. Mi ci voleva.

5.10.2008

No time to escape

uso semplicemente parole altrui per descrivere stati d'animo che non riuscirei a spiegare




When I look up from my pillow
I dream you are there with me
Though you are far away
I know you'll always be near to me

I go to sleep
And imagine that you're there with me
I go to sleep
And imagine that you're there with me
I look around me
And feel you are ever so close to me

Each tear that flows from my eye
Brings back memories of you to me
I
go to sleep
And
imagine that you're there with me
I go to sleep

And imagine that you're there with me

I was wrong, I will cry
I will love you till the day I die
You were all, you alone and no one else
You were meant for me
When morning comes again
I have the loneliness you left me

Each day drags by
Until finally my time descends on me
I go to sleep
And imagine that you're there with me
I go to sleep
And imagine that you're there with me

Sia - I go to sleep

5.08.2008

Kruja


...questo blog è ultrascarno e privo di utili informazioni.
perciò oggi parlerò di Kruja.

Kruja è un'antica cittadina che si trova sulle montagne appena fuori Tirana (a 30 km circa). Potrete vederla mentre atterrate/partite con l'aereo da Rinas, ma è meglio visitarla a piedi.
Si arriva a Kruja dopo una tortuosa strada dissestata in salita passando in mezzo a cave di sassi e persone che trainano qualsiasi cosa con il mulo. Per strada oltre alla polvere si ha modo di vedere gruppi di pecore che aspettano il loro turno per l'incontro con la morte... silenziose e addormentate sul marciapiede. Non è uno spettacolo gratificante, ma le pecore son sempre belle da vedere.

A Kruja si trova un antico castello di epoca..medievale? Purtroppo non conosco l'Albanese e le iscrizioni mi sono difficili da tradurre... deduco che per la tipologia di mura fosse di epoca medievale. E dato che si parla solo di Skenderbeg il periodo è quello.
Ad ogni modo... dopo aver faticato non poco per parcheggiare vi ritroverete per una stradina pedonale strettissima e da ambo i lati i negozi faranno bella mostra di souvenir! Ma non c'è da temere... persiste ancora l'artigianato locale che potrete gustare da una delle vetrine.... tappeti, tovaglie e vestiario tradizionale sono i prodotti tipici per turisti insieme ad un sacco di baggianate turistiche inutili.
Dopo la stradina vi ritroverete ai piedi del castello... e dovrete sborsare 100 Lek per entrare nella vecchia Kruja.

La kruja racchiusa tra le mura è un salto nel passato non indifferente. In un passato non troppo lontano però: i viottoli ricordano stradine del centr'italia non fosse per la marea di galline che beatamente pascolano tra quelle vecchie mura.
La visita al museo etnografico invece oltre a riportare indietro nel tempo evoca atmosfere note e allo stesso tempo inesplorate. I vecchi mestieri sono quelli visti e rivisti... tritamento di olive... impastazione del pane... infeltrimento della lana... eppure dentro la casa del museo etnografico è tutto così diverso da quello che sono abituata a vedere. Stanze in comune... stanze per le feste... dormire sui pavimenti sopra i tappeti... materassi attorno al fuoco per cenare... gli abiti son diversi da quelli che son abituata a vedere.

Dal museo etnografico son passata a visitare il museo "storico"... ancora una volta Skenderbeg. è un museo su Skenderbeg. Sulla sua famiglia, sulle battaglie. Non c'è altro. a parte che saliti al secondo/terzo piano potrete uscire sul terrazzo e gustarvi un panoramma mozzafiato: vedrete Kruja vecchia con le sue stradine... e più in giù sulla collina agglomerati sparsi di case... alla vostra sx Tirana e davanti a voi laggù in fondo... il mare azzurro.

Non ho mai considerato l'adriatico un mare azzurro.