2.14.2011

scotta

La pelle al sole profumava di miele caldo.
La schiena sfiorava la sabbia scottante e i piedi bagnati dall'acqua fredda del fiume assopito.
Giocavamo con i capelli tra le dita, la mano a schernire i raggi tiepidi, i sorrisi immediati.

Venne l'inverno a raggerlare gli animi.
Pietrificati, mummificati, attesi, i sorrisi non più in là ci condussero di dove già volevamo arrivare.

Nuova linfa invernale, cogliendo più che quello che lo sguardo può dire, le mani fare, la mente sognare.

Esitando non s'arriva, si parte. Si parte e questo è quanto.