7.24.2011

Giugno, 1999.

Primi di giugno del 1999. Il Kosovo già allora si vede che m'aveva colpita. Impressionanti gli orrori che tornano alla mente attraverso le mie stolte parole.


missili sul campo di grano

bombe su quella terra scura
volti straziati dal sole e dalla paura
e ancora
colpi di mitragliatice su corpi già morti
e mani sporche
rovinate dal tempo
rovinate dal lavoro umile
di mani umili
e cuori spenti
e tristi
spente le case
spente le strade
solo un lungo silenzio di morte
odora di triste quest'aria calda
è primavera ma tutto è così secco e arido
tutto morto
e pesante
e triste
e non sai se si meglio piangere
o non pensare a tutti quegli occhi che guardano fissi la maccina nera
stanno ancora giocando con le loro vite
eppure è la terra
il più avanzato dei pianeti
eppur son gli umani
a conoscere i segreti
e se in fondo fossimo degli alieni scesi su questa terra per mettere in atto le guerre più sporche e inutili che si siano mai viste?
eppure è il 2000
il nuovo millennio inizia
e sappiamo solo presentare nuovi mondi di niente
mondi deserti e spent
senza gioia
senza speranza
resta il dolore
e attorno non si vede che un paese vuoto.

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