4.01.2012

coal what? episodio 2.

in ordine sparso e casuale.
le improbabili comunicazioni gestuali.

albero, koala, recipiente a forma di ancora, coal. ovvio no?
sapevatelo che vendono migliaia di caminetti aperti da giardino per scaladarsi d'estate.
sono belli. chi se ne frega che fuori di qui sono inutili. ne voglio uno.

anni di lezioni di inglese, film e telefilm. buttarli al cesso quando un cameriere tenta di spiegarti in modo più veloce possibile le 10 diverse birre alla spina.
saper di poter muovere la testa per dire sì o no, è quello che ti svolta la serata.

fatti, non cazzate.
in auto rischio di svenire ogni volta che qualcuno sfreccia dal mio lato.
stare seduti senza il volante davanti. tentare ostinatamente di salire dal lato guidatore. senso di nausea ogni volta che si deve andare a sinistra a un incrocio.

mi abituo a tutto, in fretta, sempre e subito. dammi da mangiare quel che ti pare. da dormire dove vuoi te. un cesso qualunque. una doccia, possibilmente calda. e siamo apposto.

ma la macchina al contrario no. cervello non rimandermi secco.

ah la benza qua è a 1,333 circa. cioè a 1,60 circa. cioè comunque meno considerando che qua costa tutto un po' di più.
insomma bello schifo avere la benza a meno e dover girare contromano. che cosa inutile.

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