10.20.2011

io sto con i vecchi.

l'italia è un paese per vecchi.

punto.

è un paese che fa la coda in posta il lunedì mattina sopratutto se il lunedì è anche uno dei primi giorni del mese. e sta lì in fila per ore per farsi dare i suoi bei 500 euri in carta, per passarseli tra le mani, metterli nel portafoglio, girare i tacchi e il traportino e andarseli a giocare al lotto.

è un paese che compra le diana blu. poi si siede sul tavolino e gira annoiata le pagine del quotidiano locale che racconta chi ha rubato a casa di maria ieri. fa una partita a carte, poi scatarra e si soffia il naso.

è un paese che gira in bici, a piedi, va a comprare la bombola del gas e se la fa portare a casa perchè le scale non riesce più a farle. è un paese con l'enfisema polmonare.

è un paese che va al parco a giocare a carte, insultare i mocciosi, scaccolarsi e lamentarsi degli immigrati che bevono al parco. solo che lei, il paese, c'è andata con due fiaschi di vino di quelli del contadino, più umano, più vero.

l'italia è un paese per vecchie.

è un paese che fa la spesa di mattina alle 9 perchè poi c'è la coda, stira le tovaglie macchiate indelebilmente, guarda l'italia sul due mentre asciuga i piatti, dorme in poltrona tra le 14 e le 15 e poi a bere il tè da qualche parte. a piedi o in bicicletta.

è l'italia dei vecchi, l'italia che vivo io.
la stessa identica italia.
pensionata, senza pensione

come ogni bel vecchio che si rispetti anche io mi lamento che c'è umido piove fa caldo troppo sole vento schifoso il dottore che non arriva c'è troppa coda torno dopo cosa mangiamo a pranzo sempre le solite cose che due coglioni adesso bevo un caffè ma non forte che non posso più m'ha detto il dottore che è meglio se bevo il deca quello stronzo che arriva tardi.

come ogni bel vecchio.

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