8.28.2011

tic tac

24 ore. minuti incontabili. i giorni sono così.
si susseguono le lancette, tu che ti gratti la testa nello sfogliare una rivista da un euro e cinquanta, mentre tiri su gli occhiali e dondoli la gamba destra sopra quella sinistra. guardi le lancette. ti sembrano ferme.
poi è già il giorno seguente e quello seguente ancora. cambia il volto nella copertina della rivista, cambiano le scarpe. a volte gli occhiali. magari ora non li hai. o ti gratti il naso. guardi le lancette. ancora sembrano ferme.
poi non sai che giorno è. è un giorno di 24 ore. e tu guardi la rivista. la rivista adesso non ha nessun volto. contiene prodotti in vendita, prodotti che non ti interessano. ti guardi le unghie. e guardi le lancette. conti mentalmente i secondi. e guardi le lancette. per vedere se riesci andare a tempo o solo per controllare che l'orologio non sia fermo. sbuffi. il tuo vicino ha cambiato faccia come la signorina in prima pagina. a volte è donna a volte uomo vecchio giovane incinta singhiozzante allarmato si asciuga gli occhi sorride sgrida il bambino accompagna l'anziana accavalla le gambe gioca con il cellulare.
poi un giorno, finalmente, l'orologio smette di correre. e si ferma davvero.

e allora esce il dottore e ti manda via scocciato "signorina quell'orologio è fermo, sono le 13 e io ho chiuso un'ora fa".
l'unica volta il cui non avresti toccato la rivista.
vaffanculo, pile di merda.

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