come sfocata
e t'infrangi
senza lasciarmi il tempo
di ricordare
di ricordati
capelli di pece
diafana la pelle
occhi che dicevano più della bocca
mani veloci le tue,
sempre a prendere
mai a dare
qualcosa d'altri
a fartelo tuo
a richiamare
la più bella
la più dolce
più bello il viso
le gambe
fuori posto come le altre
e mai da sola ti vidi
comparire alla mia porta
una
cento
la metà di mille
non ricordo il tuo sorriso
ma ben conservo
quel giorno in cui t'è sparito
chiudersi veloce la porta del mondo
mentre tutti
scuri
temono
per loro stessi
la tua sorte
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